martedì 23 settembre 2014

MiniCroissant salati

Buon giorno a tutti!!!! Sono stata lontana dal blog per un pò di tempo, causa lavoro ;) ma ora sono qui per proporvi un'aperitivo semplice e veloce da portare a tavola quando ci sono amici o parenti. 
Si trovano spesso nei bar e sono farciti, i minicroissant salati sono deliziosi con crema di carciofi, funghi e prosciutto. 
Io ne ho farciti quattro con fontina e prosciutto di parma e scaldati per qualche minuto con il grill ventilato fino a quando non si è sciolto il formaggio. Ed ecco a voi i minicroissant salati pronti.
Serviteli caldi.
Buon appetito 
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Veronica F.

giovedì 29 maggio 2014

At this time


Bene bene, sono qui a scrivere.... 
È stato un periodo denso di impegni ed emozioni che ora vi racconterò.

Ho finito di studiare, anche se in verità non si smette mai, sopratutto se si è appassionati come me di alimentazione  ed agricoltura; corsi di aggiornamento, libri, riviste.... Ecc....

Dopo la laurea triennale ho pensato di specializzarmi con un Master in sistemi di qualità e sicurezza agroalimentare presso un gruppo di formazione: Sida Group-Formazione manageriale, dove ho trovato persone competenti e compagni di studio fantastici. Sono stati mesi duri ed intensi ma dopo qualche periodo di stress e project work sono riuscita a saltarci fuori :) 


È stata una grandissima soddisfazione, dopo mesi di duro lavoro! 

Inoltre qualche mese fa, precisamente l'8 aprile 2014 ho preso l'attestato come assaggiatrice esperta di parmigiano reggiano presso il consorzio del PR; anche qui dopo ore di assaggio e studio delle tecniche ;)  

Ora sono alla ricerca di nuovi corsi o semplicemente di un lavoro! ;) 

See you soon

Baci

Veronica F. 

lunedì 31 marzo 2014

Scaloppine al vino bianco


Ingredienti:
-quattro scaloppine di maiale,
-pan grattato, farina e prezzemolo,
-mezzo bicchiere di vino bianco,
-sale, pepe q.b.,
-olio extra vergine di oliva.

Procedimento:
Puliamo le scaloppine dal grasso in eccesso e prepariamo l'impanatura con un mix di pan grattato, farina, prezzemolo ed un pizzico di sale.
Succesivamente passiamo le scaloppine nell'impanatura fino a farla aderire bene alla carne.
Scaldiamo un cucchiaio di olio extra vergine di oliva e cuociamo uniformemente la carne in entrambi i lati.
Sfumiamo il tutto con mezzo bicchiere di vino bainco.
La farina ci permetterà di avere un sugo denso e saporito. 
Aggiustate di sale e pepe.
Servite ben calde.

Buon appetito,

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Veronica F.




 


martedì 25 marzo 2014

Polpette della nonna

Rileggere le ricette della nonna è sempre emozionante; riprovare a cucinarle é ancora più spettacolare in quanto sono piene di storia e ricordi.


Quello che mi fà ricordare con un sorriso mia nonna vicino ai fornelli sono le polpette che lei proponeva sempre la domenica a mezzogiorno. 


Ingredienti per tre persone:

-15 polpette di carne 

-passata di pomodoro

-una confezione di piselli surgelati

-olio, sale, pepe q.b.

-soffritto

-un dado vegetale.


Procedimento:

Fate soffriggere un pò di soffritto in un cucchiaio di olio extra vergine di oliva, successivamente aggiungete la passata di pomodoro e allungate il tutto con un pò d'acqua aggiungendo il dado vegetale e portate ad ebollizione a fuoco vivace.


Una volta raggiunta l'ebollizione, abbassate la fiamma al minimo ed aggiungete le polpette, una ad una molto delicatamente.
Continuate la cottura a fuoco medio per circa un'ora, controllando regolarmente la cottura.
A metà cottura (dopo 20 minuti circa) aggiungete i piselli ancora surgelati.

Il tempo varia a seconda della grandezza e dagli ingredienti che compongono la polpetta.

Una volta cotte servite con pane tostato ed un buon bicchiere di vino fermo invecchiato.
 
Buon appetito,

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Veronica F.

lunedì 17 marzo 2014

Risotto crescenza e carciofi

Eccovi a voi una nuova ricettina semplice e molto gustosa da preparare :)
Ingredienti: 
-riso per due persone (due pugni pieni);
-soffritto;
-brodo vegetale (un dado bio);
-carciofi sott'olio
-una crescenza (piccola) 
-mezzo bicchiere di vino bianco;
-burro;
-sale e pepe qb
Procedimento: 
Fate soffriggere in olio extra vergine d'oliva un pó di soffritto e quando è dorato aggiungete il riso e lasciatelo tostare.
  Successivente sfumate con il vino bianco e cominciate ad aggiungere il brodo vegetale.
 Continuate la cottura per circa 18 minuti mescolando regolarmente ed aggiungendo all'occorrenza del brodo. 

Aggiungere dopo la crescenza e i carciofi, aggiustare di sale e pepe.
  
Mantecate
 delicatamente fino ad ottenere una crescenza filante ed amalgamata con il riso aggiungendo una noce di burro.

Servite il piatto, a scelta aggiungere del parmigiano reggiano a fine cottura.  
 Buon appetito 

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Veronica F. 

lunedì 10 marzo 2014

Carciofi: verdura di stagione

Il carciofo è una pianta erbacea derivante dal cardo selvatico che viene coltivata per le sue infiorescenze (insieme di fiori). 
La raccolta avviene da ottobre fino a giugno ed è rappresentato da numerose varietà, nel mondo se ne conoscono 90 ed alcune sono di importanza locale come ad esempio il carciofo romanesco che ha ottenuto il riconoscimento dell'indicazione geografica protetta e viene coltivato nelle zone di Roma, Viterbo e Latina. 
             (Varietà)

Il carciofo è diffuso  soprattutto nel Mediterraneo e l'Italia è il maggior produttore mondiale, con ampie coltivazioni estese in Liguria, Lazio, Toscana, Puglia, Sardegna e Sicilia. 
Inoltre dal punto di vista nutrizionale è molto ricco di ferro e ha un basso contenuto calorico. 

Storia: il carciofo ha origini mediorientali e la sua introduzione in occidente avviene grazie agli arabi. In Italia il carciofo si diffuse intorno al XV secolo ma già era noto nel Trecento. Compare però nei ricettari in maniera costante solo dal XVI secolo, andando ad ampliare anche la sua coltivazione in diverse varietà anche molto pregiate. 

Cucina: il carciofo deve essere pulito dalle spine esterne che sono la parte più dura di ogni foglia, vanno poi eliminate le foglie esterne fino ad arrivare a quelle chiare e tenere (due terzi). Altre varietà hanno all' interno una parte dura che viene chiamata "barba" che deve essere eliminata. Successivamente prima della cottura, bisogna immergere i carciofi in acqua acidula con il limone per evitare che si anneriscano. 
Il gambo si può mangiare, l' importante e togliere la parte più dura esterna in quanto è molto amara. 
Il carciofo può essere preparato in molti modi: crudo, bollito, cotto al forno, come ingrediente nella pasta, fritto, in umido, saltato in padella e la gastronomia moderna lo usa spesso con carne o pesce. 

Le ricette che preferisco sono la frittata e/o il risotto ai carciofi, gnam! 

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Veronica.

giovedì 6 marzo 2014

Pasta Frolla


La pasta frolla è una preparazione gastronomica già conosciuta intorno all' anno 1000 che si perfeziona poi all'inizio del Settecento per essere utilizzata come "contenitore" di carne o pasta (timballi). 

Bartolomeo Scappi nel suo libro "la scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" anno 1891, parlava di pasta frolla per la preparazione di crostate o timballi, con differenti ricette ( tre, per la precisione, ognuna consigliata per una preparazione particolare). 


Prodotto essenzialmente con uova, farina, zucchero, burro, sale; a volte viene aggiunta anche scorza di limone e vanillina per le preparazioni dolci. 
La frolla va lavorata poco e rapidamente per evitare che si cuoci con il calore delle mani rendendola poi difficile da stendere e compatta dopo la cottura. 
Prima di usarla bisogna farla riposare per almeno un'ora o anche una giornata in frigorifero e ben avvolta in carta di alluminio o un panno umido. Successivamente va tolta almeno mezz'ora prima per far si che sia giustamente malleabile. Può essere conservata per almeno due/tre giorni in frigo sempre avvolta in una carta di alluminio o panno umido. 

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Veronica.
 

martedì 25 febbraio 2014

Hamburger, tra storia e modernità


Il suo nome completo sarebbe Hamburger steak ma ormai si è diffuso all'interno della nostra cultura con il nome abbreviato "hamburger". Nasce negli stati uniti, precisamente a NEW YORK, per utilizzare tutta la carne bovina proveniente dai tagli secondari. Perchè si chiami Amburgo non si sa ancora con certezza, molto probabilmente deriva da un'intensa emigrazione di ebrei e russi nella grande mela a fine ottocento, portandosi con se il bitok chiamandolo Amburgo in modo da renderlo più appetibile associandolo al nome di una grande e ricca città europea.Un pò come accadde in Italia con il nome "Svizzera" prima che l'influenza culturale americana imponesse il nome originale.

Etichettato come cibo FAST (McDonald's ne è un'esempio), tutt'oggi si  cerca di portarlo verso una tendenza SLOW con la nascita di numerosi ristoranti a tema sia negli Stati Uniti che in Italia. 
Ristoranti che vedono chef di fama internazionale preparare hamburger innovativi e gustosi senza pesare sulla linea e calorie. Uno dei primi è stato Joe Bastianich, chef italo-americano che ha pubblicato il libro Hamburger all'italiana.

Nascono catene specializzate come Ham Holy Burger http://www.hamholyburger.com/home.htm, l'hamburgeria di eataly http://www.hamburgheriadieataly.it/, M**Bun in Piemonte http://www.mbun.it/.

Nel bel paese si usa carne 100% italiana, pane appena sfornato, salse di piccoli produttori (crema di funghi, salsa di pomodoro piccante, crema di zucca) e verdure fresche. 

Naturalmente si sono create anche versioni vegetariane, con hamburger di farina di ceci, lenticchie o seitan. 

Veronica.

domenica 9 febbraio 2014

these days....


Buonpomeriggio a tutti! 
Durante questo periodo sono stata un pò assente nella scrittura dei post, visto che l'università mi occupa quasi tutto il tempo a disposizione, insomma molti di voi saranno in sessione quindi potete capirmi?! :) 

Mi sono dedicata alla cucina con piatti nuovi e leggeri, alla gym con il fitness e gli allenamenti, ed a nuove passioni. Infatti sono stata scelta per il corso di FORMATORI DEL PARMIGIANO REGGIANO presso il Consorzio del PR in quel di Reggio Emilia. La passione per questo formaggio nasce da lontano da quando occupavo i panchi di scuola dell'istutito tecnico agrario, portata avanti nel percorso universitario delle triennale con consequente tesi; inizierò questa avventura la prossima settimana e sono eccitatissima ;) 

Potete seguirmi in tempo reale attraverso le mie foto su instagram #veronicafoodxoxo 
Voi come state? 
Al prossimo post,

Baci

Veronica F. 


Pm today

lunedì 27 gennaio 2014

3D:il futuro dell'industria alimentare?

la tecnologia entra a far parte anche dell'industria alimentare, il primo che ha iniziato a lavorare sull'utilizzo della stampa in 3D è stata Barilla, che ha iniziato il suo progetto ben due anni fa.

E' una stampante data in dotazione ai ristoranti e permette loro di produrre all'istante qualsiasi forma di pasta. La società che collabora con Barilla è la Tno di Eindhoven nei Paesi Bassi; questi apparecchi possono creare oggetti di varie forme solitamente utilizzando materiali plastici. Si progetta un modello tridimensionale a computer e la stampante lo costruisce colando strato su strato.

Barilla fornirà schemi per i modelli base di pasta, ma verrà anche proposto un software per la progettazione dei propri modelli di pasta (personalizzati).
Le stampanti 3D alimentari sono già state affidate ad alcuni ristoranti di Eindhoven per provarle, in particolare mettere appunto e migliorare la velocità di stampa della pasta. L'obbiettivo è quello di riuscire a stampare 15/20 modelli di paste in 2 minuti.
Questi saranno anche modelli che molto probabilmente verranno sfruttati anche nelle catene mono marca presenti a New York.
Ecco che si è visto usare questa tecnologia anche in Spagna, tramite la Foodini, che ha creato una macchina per fare cioccolatini e dolci in 3D. Anche la NASA ha pensato di finanziare un progetto del genere per i macchinari da fornire ai propri astronauti.

Ecco che l'alimentazione cambia ma anche il modo di produrre gli alimenti.
Magari un giorno tutti noi avremo una stampate 3D per creare la nostra pasta preferita, ma in tutto questo quanto ci perderanno le GDO e le industrie a livello internazionale?

by
veronica

lunedì 13 gennaio 2014

riepilogo anno 2013

E da un pò che non aggiorno e scrivo sul blog ma sono stata presa da mille eventi che riguardavano la mia vita.
Innanzitutto ho conseguito la laurea in SCIENZE GASTRONOMICHE presso la facoltà di agraria all'Università di Parma il 18 ottobre 2013 con la tesi sulla valorizzazione del prodotto tipico: il caso del parmigiano reggiano delle vacche rosse, ed ho iniziato subito a collaborare/lavorare con il consorzio.



un percorso di tre anni che mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze e capire in quale settore alimentare e lavorativo immettermi. Ecco che dopo questa grande soddisfazione ho deciso di prendere un momento di pausa e riflessione per poi decidere in che settore di studi immettermi (magistrale o MASTER? ) 


Vi terrò aggiornati :) 

by
Veronica.