martedì 25 febbraio 2014

Hamburger, tra storia e modernità


Il suo nome completo sarebbe Hamburger steak ma ormai si è diffuso all'interno della nostra cultura con il nome abbreviato "hamburger". Nasce negli stati uniti, precisamente a NEW YORK, per utilizzare tutta la carne bovina proveniente dai tagli secondari. Perchè si chiami Amburgo non si sa ancora con certezza, molto probabilmente deriva da un'intensa emigrazione di ebrei e russi nella grande mela a fine ottocento, portandosi con se il bitok chiamandolo Amburgo in modo da renderlo più appetibile associandolo al nome di una grande e ricca città europea.Un pò come accadde in Italia con il nome "Svizzera" prima che l'influenza culturale americana imponesse il nome originale.

Etichettato come cibo FAST (McDonald's ne è un'esempio), tutt'oggi si  cerca di portarlo verso una tendenza SLOW con la nascita di numerosi ristoranti a tema sia negli Stati Uniti che in Italia. 
Ristoranti che vedono chef di fama internazionale preparare hamburger innovativi e gustosi senza pesare sulla linea e calorie. Uno dei primi è stato Joe Bastianich, chef italo-americano che ha pubblicato il libro Hamburger all'italiana.

Nascono catene specializzate come Ham Holy Burger http://www.hamholyburger.com/home.htm, l'hamburgeria di eataly http://www.hamburgheriadieataly.it/, M**Bun in Piemonte http://www.mbun.it/.

Nel bel paese si usa carne 100% italiana, pane appena sfornato, salse di piccoli produttori (crema di funghi, salsa di pomodoro piccante, crema di zucca) e verdure fresche. 

Naturalmente si sono create anche versioni vegetariane, con hamburger di farina di ceci, lenticchie o seitan. 

Veronica.

Nessun commento:

Posta un commento